Artigianato in Lucania
(ultimo aggiornamento : 16/07/2000 )
(Tratto da "Basilicata Guida Turistica" - Regione Basilicata)
In Basilicata
l'artigianato affonda le sue radici nella cultura pastorale
contadina, mantenendone i caratteri fondamentali anche nelle
espressioni più moderne. Gli oggetti della tradizione artigiana
lucana sono creati per lo più a soddisfare, oltre che un innato
bisogno estetico, anche le normali esigenze della vita quotidiana.
I materiali normalmente adoperati per la creazione di forme e
oggetti sono sempre quelli che la natura dei luoghi mette a
disposizione, fatta eccezione per i metalli: legno, argilla, tufo,
cartapesta, fibre tessili, paglia e vimini lì legno, adoperato
dovunque nella regione, è quello di provenienza variabile: di
castagno, quercia, faggio, abete, ciliegio e pero con minore
utilizzo di altre qualità.
Gli oggetti nascono grazie a un paziente lavoro di
coltello e privilegiano soggetti di vita pastorale o di
personaggi della tradizione storica. Mestoli, forchettoni,
bastoni, timbri per il pane hanno sui manici personaggi in
costume tradizionale, figure femminili, barbuti briganti,
carabinieri ottocenteschi e animali. Di legno sono ancora gli
utensili per la lavorazione della pasta e del pane, i barilotti
per l'acqua o il vino, i taglieri lavorati per affettare formaggi
e salumi, le scatole, i barattoli, piatti e mortai. A Matera
in particolare è in ripresa l'arte dell'ebanisteria con la
produzione o il restauro di mobili a intarsio. lì legno viene
lavorato soprattutto ad Avigliano, Pietrapertosa, S. Giorgio
Lucano, Stigliano, Francavilla in Sinni, Terranova di Pollino e
Viggianello. Una nota particolare per Forenza, dove abili
artigiani producono mobili rustici evidenziando cerniere e
incastri. L'argilla, materiale di cui la regione è ricca, è
utilizzata per la produzione di maioliche, porcellane e ceramiche
di pregevole manifattura.
Piatti, bicchieri, 'cucu mi', anfore, orcioli e
brocche sono i motivi più ricorrenti, ma anche vasi, contenitori
per le spezie e lucerne. Le zone di produzione più rinomate sono:
Grottole, Policoro, Melfi, Venosa, Rionero in Vulture, Matera.
Proprio a Matera particolarmente curata è la produzione di
piatti istoriati, presepi in terracotta dipinti a mano e
fischietti in terracotta localmente chiamati 'cucù'. Sempre a
Matera la cartapesta e il tufo arricchiscono il panorama dell 'artigianato.
Vere opere d'arte, i presepi in cartapesta riproducono la Natività
ambientandola negli storici rioni 'I Sassi', e sempre a tema
religioso il Carro trionfale della Bruna, utilizzato il 2 luglio
per la festa, è interamente in cartapesta su struttura in legno.
In tufo invece la produzione di tavolini, comignoli, lumi e
sculture ispirate a motivi della tradizione culturale-storica,
per lo più complementi di arredo o finiture architettoniche.
Paglia e vimini trovano il loro massimo impiego a Maratea, dove
si intrecciano ceste con coperchio, panieri, 'spase' per seccare
la pasta fatta in casa, fuscelli in giunco di fiume per ricotte e
formaggi, ma anche cestini, borse e altri oggetti. Gli stessi
materiali sono adoperati anche a Francavilla in Sinni, Accettura,
Ruoti, Avigliano e Venosa. Le sedie impagliate si producono con
maestria a Spinoso, Abriola e Francavilla in Sinni. La Grande
disponibilità di lane di pecora ha favorito lo sviluppo della
tessitura artigianale dei tappeti.
Le tecniche di
produzione adottate sono due: quella del 'tappeto annodato' in
uso ad Avigliano, quella del 'tappeto kilim' in uso a Savoia di
Lucania. Ad Avigliano vengono ancora tessuti i famosissimi
costumi tradizionali, così come nelle comunità albanesi del
Pollino, S. Paolo Albanese, S. Costantino Albanese e Cersosimo,
dove si lavora ancora con strumenti antichi quali spole, rocche,
filato e telai a mano. A proposito dei costumi di Avigliano è da
annotare il fatto che uno fu confezionato appositamente per la
Regina d'Inghilterra. lì ricamo e il merletto sono attività
ancora praticate in tutta la regione. L'arte di forgiare i
metalli è ancora molto diffusa Lavori in ferro a Corleto
Perticara, Rapone, Rivello, Avigliano, Sasso di Castalda, Potenza
e Matera, soprattutto attrezzi per il camino o ringhiere e
cancellate. A Stigliano si producono campanacci per le mucche
patinati in ottone e smaltati. A Trecchina e Cancellara si lavora
la latta per la produzione di attrezzi da cucina. lì rame è
lavorato a Rivello, Potenza, Tricarico e S. Angelo Le Fratte. A
Matera vi è anche un bravo orafo che lavora l'oro con tecniche
antiche e moderne e realizza gioielli a richiesta dei clienti o
secondo un suo disegno. Per gli appassionati di strumenti
musicali, una visita a Viggiano svelerà i segreti dell'arpa
diatonica denominata 'arpa viggianese', antichissimo strumento,
mentre a S. Paolo Albanese viene costruita la zampogna.
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